Il punto è che vorrei poter essere più esplicita ma non posso.
Lo so, non è un bell'esordio. Ma sapete a me, gli incipit, ma così come gli addii, i saluti vari e bla bla bla, non mi sono mai piaciuti. Magari perchè non sono portata, mi imbarazzo facilmente e giustifico questo dicendo che non mi piace farlo. Ecco.
Dicevo, ho scritto una specie di racconto tragicomico, sulle mie ultime avventure di vita, o visioni della mia mente, dipende dai punti di vista. Ma avete presente quando alla fine del film, passa la scritta : ogni riferimento a fatti, persone, o cose è puramente casuale? Beh qui non starebbe palesemente in piedi sta cosa per cui...
Ma va la...andiamo avanti. Affronterò il problema in generale, alla larga da fatti o persone non casuali.
È un po' di tempo che vivo dentro ad un dilemma, un po' morettiano.
Ho come l'impressione che esistano in me , due anime (sicuramente mi abitano molti personaggi , e molti in cerca d'autore, sicuro più di 27...) dico due per semplificare la miriade di sensazioni ed emozioni che mi pervadono ogni giorno. Anche la loro descrizione, ve la faccio banale e semplice, per non ammorbarvi troppo e capirci in fretta. (In fondo io vorrei davvero essere una tipa spiccia. A riuscirci...)
Una la chiamerò anima disincarnata ( abbreviata d'ora in poi in ani.dis.) l'altra, la sorella, anima incarnata (abbr. In ani.inc.).
L'anima incarnata potrei banalmente definirla quella sana tendenza dell'anima a rimanere coi piedi per terra. Ben incarnata nel suo corpo, assolutamente capace di gestire la vita nella materia, in tutte le sue sfaccettature. Quella che giudica solo dai fatti reali, che agisce di conseguenza, rimane abbastanza razionale e si basa solo su ottimi e sani principi illuministici.
L'anima disincarnata invece è quella tendenza dell'anima ad essere completamente...folle! Cioè la mia è folle, è questo il problema. È una pazza a piede libero. Non ha ritegno per niente e per nessuno. Non è solo quella parte di me che vola verso mondi immaginari e immaginifici. Lei costruisce dei veri e propri films, con trame e personaggi ben delineati. Ad un certo punto entra in scena lei e dice : - ciak...si gira!-
E credetemi sembra irrazionale...ma in verità dietro a tutto il suo lavoro c'è un grosso sforzo creativo, che si basa su principi assolutamente logici. Cioè, tutto torna nei suoi ragionamenti...sono incredibilmente COERENTI!...peccato che si basino solo ed esclusivamente su sensazioni, emozioni, presentimenti, presagi, presunti movimenti planetari ed astrali. SEGNI che lei inequivocabilmente legge in maniera univoca come segni del destino, eventi karmici, esperienze di telepatia e chi più ne ha più ne metta, signori miei, credo di essermi spiegata abbastanza.
Ecco, è un gran bel guaio.
In questo momento lei mi è sfuggita di mano...non riesco a controllarla. Nonostante gli sforzi.
Sono in preda ai suoi deliri, ai suoi piani diabolici.
Riesco a mantenere solo il controllo in determinate situazioni , cioè riesco ancora a tenerla muta se sono in pubblico.
Piccolo esempio. Conosco qualcuno. E il dialogo si svolge più o meno così:
anonimo: -ciao piacere sono tiziocaia
ani.inc.:- Ciao piacere d. !
anonimo: -come stai? Che fai nella vita? (E bla bla tutti i convenevoli...)
ani.inc: -sto bene grazie, io lavoro coi cavalli, faccio questo e quello e tu? e bla bla.
Ma in verità dentro scalpita lei, che invece vorrebbe dire:
-anima dis. : - ah! Lo sapevo che ti avrei incontrato...mmmm questi occhi...mi ricordano qualcosa..
c'è un motivo, sicuramente, per questo incontro. Chi sei? Perchè sei capitata nella mia vita? E tu...cosa pensi della vita? Credi che ogni incontro sia davvero casuale??
Ah ecco perchè stamattina sono inciampata sul libro di caiotizio mentre provavo a liberarmi dai miei due gatti, che mi dormono in testa mentre provo ad esercitarmi in qualche sogno lucido e bla bla bla.. Non era certo un caso! Tutto torna cara mia ( rivolto alla ani.inc.)! Eh si! Poi vabbè vuoi fare finta di nulla? Va bene ok...hai ragione, facciamo finta che nulla sia accaduto davvero, tanto a che serve no? Brava brava...continua così...poi non ti lamentare eh!!
-Ani.inc: - ma veramente io...non è che voglio fare finta di nulla è che non mi pare il caso di correre così...infondo non so davvero nulla del perchè ho incontrato questa persona... bla bla ecc...
più o meno il ronzare nella testa fa così, un pò purificato e semplificato in realtà.
La riflessione sorge spontanea.
Che cos'è davvero questa ani.dis. ?? Il solo bisogno di rifugiarsi in una realtà immaginaria quando quella reale non mi piace molto? Quando quello che davvero desidero, spero, sogno, si esprime più o meno in questo modo: Accesso negato. Password o nome utente sbagliati, inesistenti o non riconosciuti?? forse.
Peggio ancora, tutto ciò che io spero che accada , non accade perchè davvero non sono pronta a riceverlo? o perchè non lo voglio davvero? Un semplice “vorrei ma non posso” ??
è che l'ani.dis, comunque la mettiate è una bella fregatura.
Certo, siamo tutti d'accordo nel dire che non si può vivere di solo pane. Di sola realtà reale. Senza entrare in disquisizioni filosofiche su cosa sia davvero reale o no...la realtà è quello che vediamo o quello che immaginiamo e di conseguenza creiamo? Perchè sapete che accade? Il rischio è di sentirsi un po' Marzullo... ma la vita è un sogno o i sogni ci aiutano a vivere meglio la vita?? eh no vi prego no...cadere così in basso no. Marzullo no!!!
Perchè cari disincarnati incalliti, sia che voi facciate parte di quella categoria di aspiranti eroine di libri harmony, o che siate paranoici deliranti personaggi di un qualche favoloso libro di Philip K. Dick...ecco..da qualunque parte stiate...beh quando cominciate a sentire il peso della gravità...quando vi sentite attratti inesorabilmente dalle vertigini...beh bisogna trovare un rimedio. Necessario. Per tentare di rimanere in una sorta di equilibrio, seppur precario. Perchè il prezzo aihmè, potrebbe essere prendersi il classico, sonoro, ceffone dato bene, con tutte e 5 le dita ben piantate, dalla tanto cara realtà, che sia immaginata o no. E il dolore si sente molto bene, in qualsiasi caso!
Mentre rifletto su questo penso:
ho bisogno di bere un tè.
Da chi vado? Dalla mia vicina di casa, miss realtà incarnata, o...
dal Cappellaio matto??
Di.
p.s lei irrompe più o meno così:
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