- l’ho cercata tante volte, ma non l’ho mai vista.
- io una volta ho visto un mio amico muovere le orecchie.
- come faceva?
- mi guardava fisso negli occhi e le sue pupille
sembravano entrare nelle mie. ad un certo punto le sue orecchie hanno
cominciato a spingere verso la testa, indietro, forte! si muovevano da sole.
sembrava che ballassero, hai presente? si muovevano, mentre lui mi fissava. ho
pensato fosse una magia.
- mi sa di sì allora…
- un’altra volta una mia amica ha tirato fuori la lingua
e l’ha fatta arrivare fin sopra al naso. così, ma la mia non ci arriva, la
vedi?
- nemmeno la mia…
- lei ce la faceva arrivare, su, su in alto fino al naso…
fino sopra alla punta, capito? una cosa incredibile, ma io l’ho vista! è tutto
vero, da crederci forte. io ho provato tante, tantissime volte a farci
arrivare la mia. la mia no, la mia si ferma appena sopra al labbro.
- quindi dev’essere un’altra magia...
- sì e un’altra volta un’altra mia amica ha toccato per
terra con il naso, per terra sul pavimento in palestra.
- e come ci è riuscita?
- eravamo seduti per terra, le gambe divaricate. abbiamo
tutti tirato le braccia in avanti e siamo scesi con tutto il corpo giù, fin
dove potevamo arrivare. lei è arrivata a baciare il pavimento!
- magica!
- sì, magicissima. io ci ho provato e riprovato, mi allenavo
come una pazza! niente. mi sono sciolta sempre di più, ma per terra non ci sono
mai arrivata.
- magnifica!
- un’altra volta ancora dovevamo saltare contro il muro,
verso l’alto. ma in alto, proprio altissimo, dico. io mi sono sforzata
tantissimo e non sono mai riuscita a toccare il nastro rosso sui due metri e
trenta. mai! mi arrabbiavo, dicevo che no, non era possibile non arrivarci. è
una questione di agilità ed elevazione, mi diceva l'allenatore. secondo lui io ne avevo poca, capito? lui no, lui era magico. partiva
con una lieve rincorsa, puntava i piedi, dandosi un colpo con le braccia e via!
lanciava quelle ali verso il cielo, il corpo lo seguiva e lo incoraggiava, lo
sosteneva e lui volava, volava fino premere con tutta la mano destra aperta e
schiacciata sul muro a toccare i due metri e settanta…
- settanta?
- settanta.
- una magia…
- comunque queste sono tutte magie che si vedono, poi ci
sono quelle invisibili. te ne sei mai accorto?
- non lo so, ci dovrei pensare…
- io un po’ ci ho pensato e ci sono anche le magie
nascoste. quelle che non si fanno con il corpo che salta o che bacia per terra.
sono diverse, invisibili.
- e come le vedi?
- te ne accorgi.
- e di cosa mi accorgo?
- dei brividi, per esempio. dei brividi che senti quando
una musica ti sfiora e ti attraversa e ti spalanca dentro, quando una mano ti
sfiora e ti disegna dei cerchi sulla pelle e la pelle arrossisce, quando la
temperatura del corpo zampilla e un’emozione sussulta, quando il suono del cuore
pulsa di sentimento e traballa, quando un abbraccio ti stringe e il tempo non
esiste più, quando ami ed è per sempre e a prescindere, quando sogni e non
tocchi con i piedi dove cammini, quando sei lì che ti vedi che dormi, quando
piangi e ti bevi un po’ di te, quando stai su una sedia che ha quattro gambe e
invece stai su due, quando succedono cose che cose non sono eppure non sai come
chiamarle se non cose.
- quando ti guardi
il dito e vedi un al di là.
- sì, proprio così.
bi
[creazione di os gemeos]
Anche tu lo sei quando scrivi......
RispondiEliminaMa come cosa!
MAGICA.....
bellezza mia!!! :D (grazissime...)
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