mi ricordi la roccia.
quella su cui la natura posa il suo respiro e fa germogliare
il muschio e l’erba incolta e barbara e selvaggia.
sembra immutabile, mai erosa, mai trasformata.
lento, nel tempo quasi eterno.
così mi sembri, tu.
mi ricordi il rumore della pioggia.
quella incessante, abbondante, vigorosa e fresca, una
pioggia che inonda, nutrendo e piangendo gioia e vita.
una musica, quel rumore.
un temporale che grida forte, quasi infinito.
così mi sembri, tu.
mi ricordi il profumo della terra.
dei suoi frutti, dell’aria limpida e rigida, dei passi di
chi quella terra la invade e la calpesta in cima alla testa.
e lei lascia fare, ché ha il capo massiccio e le spalle
ampie e robuste.
carica su di sé fardelli non suoi e va.
potente, quasi immenso.
così mi sembri, tu.
mi ricordi il silenzio.
il silenzio nel suo vociare, il vuoto pieno di spazio, il
tempo che scorre e che ai più pare immobile.
plutone, ecco, plutone mi ricordi.
coi suoi giri pigri e lunghi come secoli, ghiacciato e
sempre bollente, lontano e così intimo.
onnipresente e scivoloso, quasi liquido.
così mi sembri, tu.
mi ricordi un mantello.
scuro e pesante, che avvolge e protegge, che socchiude e
lascia rifiatare, che vigila guardiano e si dischiude in un impercettibile sorriso.
sono gli occhi a sorridere, io li vedo.
accesi all’improvviso nell’abisso, quasi come lampi e
fulmini.
così mi sembri, tu.
mi ricordi le radici.
le origini, gli inizi, i principi, l’uno.
tutto in te vedo riunito: il cielo e il sole e i baci
nostri e l’amore e le parole dolci e la voce che s’alza e il respiro che
s’affanna e il cuore che pulsa e l’anima che si dà pace.
un ululato nella quiete, quasi un lupo.
così mi sembri, tu.
mi ricordi il vento.
dominante e tiepido, che spira e sposta l’esistenza, la
mia, la tua, quella di noi due insieme.
e io ti corro dietro e mi sento una farfalla e poi ti
giro intorno e sicura m’allontano e intimidita prendo e torno e questo moto è
regolare come il respiro dentro al petto che mi spalanca il cuore e lo richiude
e l’aria c’entra e tu pure.
io vi custodisco lì, dentro, in fondo, come si fa con i
tesori più preziosi.
prezioso, così.
così mi sembri, tu.
mi ricordi la roccia.
quella su cui vola una farfalla.
quella su cui m'adagio io.
bi
[il bacio, gustav klimt]
pezzo molto bello.
RispondiEliminablog intelligente... brava!
ti ringrazio :)
RispondiEliminameravigliosa poesia mia bi del cuore. passi da un genere ad un altro con molta mestria, ed in tutti esprimi te stessa e la tua bellezza. sono fiera e felice di te. ti stringo
RispondiEliminaDi.
grazie, grazie mia Di!
Eliminasei parte integrante del mio cammino di scrittura e per me è un onore <3
tanto love