martedì 5 febbraio 2013

mi ricordi la roccia

mi ricordi la roccia.
quella su cui la natura posa il suo respiro e fa germogliare il muschio e l’erba incolta e barbara e selvaggia.
sembra immutabile, mai erosa, mai trasformata.
lento, nel tempo quasi eterno.
così mi sembri, tu.

mi ricordi il rumore della pioggia.
quella incessante, abbondante, vigorosa e fresca, una pioggia che inonda, nutrendo e piangendo gioia e vita.
una musica, quel rumore.
un temporale che grida forte, quasi infinito.
così mi sembri, tu.

mi ricordi il profumo della terra.
dei suoi frutti, dell’aria limpida e rigida, dei passi di chi quella terra la invade e la calpesta in cima alla testa.
e lei lascia fare, ché ha il capo massiccio e le spalle ampie e robuste.
carica su di sé fardelli non suoi e va. 
potente, quasi immenso.
così mi sembri, tu.

mi ricordi il silenzio.
il silenzio nel suo vociare, il vuoto pieno di spazio, il tempo che scorre e che ai più pare immobile.
plutone, ecco, plutone mi ricordi.
coi suoi giri pigri e lunghi come secoli, ghiacciato e sempre bollente, lontano e così intimo.
onnipresente e scivoloso, quasi liquido.
così mi sembri, tu.

mi ricordi un mantello.
scuro e pesante, che avvolge e protegge, che socchiude e lascia rifiatare, che vigila guardiano e si dischiude in un impercettibile sorriso.
sono gli occhi a sorridere, io li vedo.
accesi all’improvviso nell’abisso, quasi come lampi e fulmini. 
così mi sembri, tu.

mi ricordi le radici.
le origini, gli inizi, i principi, l’uno.
tutto in te vedo riunito: il cielo e il sole e i baci nostri e l’amore e le parole dolci e la voce che s’alza e il respiro che s’affanna e il cuore che pulsa e l’anima che si dà pace.
un ululato nella quiete, quasi un lupo.
così mi sembri, tu.

mi ricordi il vento.
dominante e tiepido, che spira e sposta l’esistenza, la mia, la tua, quella di noi due insieme.
e io ti corro dietro e mi sento una farfalla e poi ti giro intorno e sicura m’allontano e intimidita prendo e torno e questo moto è regolare come il respiro dentro al petto che mi spalanca il cuore e lo richiude e l’aria c’entra e tu pure.
io vi custodisco lì, dentro, in fondo, come si fa con i tesori più preziosi.
prezioso, così.
così mi sembri, tu.

mi ricordi la roccia.
quella su cui vola una farfalla.
quella su cui m'adagio io.

bi





[il bacio, gustav klimt]


4 commenti:

  1. pezzo molto bello.
    blog intelligente... brava!

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  2. meravigliosa poesia mia bi del cuore. passi da un genere ad un altro con molta mestria, ed in tutti esprimi te stessa e la tua bellezza. sono fiera e felice di te. ti stringo
    Di.

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    1. grazie, grazie mia Di!
      sei parte integrante del mio cammino di scrittura e per me è un onore <3
      tanto love

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