mercoledì 6 febbraio 2013

Moonrise Kingdom




Ho visto Moonrise Kingdom ieri notte, per curare l'insonnia e la stanchezza. l'ho visto perchè la recensione dell'amico mio caro, flavio, mi ha convinto a farlo.
la storia contiene molti degli elementi che amo trovare in un racconto: è la fine dell'estate, la luce è gialla, due preadolescenti s'incontrano, si riconoscono, s'innamorano e scappano dal loro mondo per avventurarsi alla ricerca del loro universo. è attesa una grande tempesta, che come sempre, stravolgerà il vecchio per far affiorare il nuovo. è la storia di due anime legate da quel patto, che in quell'età si sente più forte che mai, che si fonda e si plasma sul sentirsi estranei al proprio mondo e al proprio tempo.
il tutto è narrato delicatamente, e prende  forma in una stramba ma delicata poesia.
questo ha spalancato le porte ai ricordi di quell'età, quando con lara, ci "chiamavamo" x ed y, manifestando il disagio di chi ancora si sente un'incognita, un'indefinita entità colma di emozioni e sensazioni che emergono per spazzare il noto ed accogliere l'ignoto corso, di un'esistenza altra, che non si riconosce più nel mondo incantato della fanciullezza, che discognosce "l'adultità", vissuta e percepita come lontana, estranea, oscura ed inaffidabile.
l'avventura è il fine ma anche il pretesto, per cercare di trovare un posto in quel mondo che sembra non accoglierci più come prima, quel mondo in  cui vorremmo trovare uno rifugio dove poter muovere i nostri passi incerti e poter mostrare i colori nuovi che sprigioniamo, a tratti violentemente e che non sappiamo capire e più contenere.
i protagonisti del film creano il loro mondo nuovo, creano anzi, una riserva sacra, in cui goffamente sperimentano le loro pulsioni profonde, nascoste, da  difendere fermamente da chi vuole usurpare quei sentimenti e quel legame indispensabile per potersi concedere poi, alla pienezza della vita. lo difendono da tutto e tutti, anche quando il loro "giardino segreto" verrà usurpato e distrutto dagli adulti e dalle autorità che li troveranno. crederanno fino in fondo a questo legame e riusciranno a tramutarlo in storia d'amore e d'amicizia che trasformerà chiunque sia venuto a contatto con loro.
questo tema è centrale nella mia vita, per il lavoro che faccio e per i ricordi così pregnanti, a cui ho avuto di nuovo accesso, grazie a questa incantevole storia.
e ricordo l'estate nel mio paesino fra le colline marchigiane, quando con i miei compagni ci preparavamo per intrapendere le nostre fughe avventurose. il fiume Fiastra attraversato a piedi sui ciottoli scivolosi, la strada nascosta che cercavamo nel bosco della selva scura, per non farci trovare, perchè quell'avventura rimanesse il nostro segreto, da difendere da occhi indiscreti e non abbastanza puri da capirene il significato. la casa abbandonata sotto la capagna del paese, che occupammo per un'estate intera, territorio da riempire di storie e sogni, solo nostri e di confessioni inconfessabili, di amori solo sognati e raccontati e di risate piene, pulite e fragorose, che liberavano, finalmente, quello spirito nuovo che nasceva piano piano dentro e che sentivamo troppo ingombrante per essere contenuto dalle mura delle nostre case.
mi è sembrato di risentire gli echi dei quei ragazzini lontani, perduti, ieri notte, mentre il film scorreva.

Di.




2 commenti:

  1. carino vero? si, è un film strambo, ma ha il pregio di riportare al presente antichi pensieri, lontane emozioni. brava Di ;)

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  2. grazie amico caro. è un film molto bello, da vedere.

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