venerdì 15 marzo 2013

sorridi che il mondo ti sorride





sorridi, ché il mondo ti sorride.
sono le sette e dieci e t’infili nella doccia. sei già in ritardo e devi fare veloce. più veloce. ancora più veloce. di più, sì! aspetti che si scaldi l’acqua e nel frattempo ti riempi la mano di sapone. l’acqua è fredda. più fredda. sempre di più. proprio che non si scalda. butti il sapone dalla mano, la sciacqui con l’acqua gelida e ti asciughi al volo. è la caldaia. è quella che non parte, s’è bloccata e devi resettarla. e intanto ti sei gelata e i minuti corrono. e sei ancora più in ritardo e devi fare ancora più veloce e così via.
però tu sorridi, ché il mondo ti sorride.

apri la macchina di tutti i giorni con il telecomando di tutti i giorni. eppure niente. ti guardi intorno e la mattina è serena, gli uccellini sfriguellano qua e là e c’è pure il sole. niente, il telecomando non funziona. apri la macchina con la chiave e t’accorgi che l’allarme l’ha sfiancata. ha suonato tutta la notte, ma tu vallo a sapere, visto che l’hai parcheggiata a ottocento metri da casa, perché lì hai trovato parcheggio e mo è morta la batteria. però provi uguale: fai per accenderla. fa un colpo di tosse tubercolotica e muore, esalando l’ultimo sbuffo.
ma tu continua a sorridere, ché il mondo ti sorride.
 
al semaforo rosso ti fermi, perché sì: è rosso. sei la prima, che fortuna, così puoi ripartire entro i primi tre secondi dal verde che s’illumina. controlli il semaforo della via perpendicolare e vedi che è arancione. infili la prima, così sei pronta a rispettare i tre secondi che ti sei data. poi arriva lui. uno con lo scooter arriva da dietro-dietro e si piazza davanti-davanti a tutti, cioè anche a te. è verde, prima che arrivi lui. in un secondo arriva lui, che invece frena, perché era rosso un secondo prima. e niente, non vi capite e vi mandate a quel paese a vicenda.
però sorridi, eh? tu sorridi, dicono.

in ufficio ti sei portata le gocce fitoterapiche per dimagrire. quelle robe marroncino-verdi fatte di erbe drenanti, si dice così. che ti fanno fare un botto di pipì e ti aiutano ad eliminare i liquidi in eccesso. non le carbonare depositate nel girovita, quelle no! solo l’acqua. prendi la boccetta e versi le trenta gocce previste per la mattinata. la rimetti a posto dentro al mobile. ah, poi ti scordi la cartellina con le robe di lavoro, ché comunque sempre in ufficio sei. riapri, prendi al volo la cartellina e casca. la boccetta con le gocce, che erano pure nuove-nuove, comprate due giorni prima. tutto un lago marroncino-verde per terra e i vetri e cose brutte così.
sì, ma stai continuando a sorridere?
devi sorridere, dicono che sia meglio così.

hai sonno. tanto sonno. sempre sonno. ti ammazzi di lavoro, che di questi tempi manco lo devi nominare, che ti dicono subito che lascia perdere, sei fortunatissima e hai un culo così ad avercelo a tempo indeterminato. sopporti i malumori di tutti i capi messi in fila per sei col resto di due, che magari fossero gatti, magari! invece no, sono uomini e maschi e pure maschilisti. uno ti chiama alle nove e zero-tre, per dirti che è urgente il file del riepilogo dei cosi per la riunione. un altro alle nove e zero-quattro, per dirti che è prioritario lo scadenzario delle cose di cui in riunione dovrà parlare lui. un altro alle nove e zero-cinque, per gli estratti conto di tutte le cose che se no come facciamo a pagare le scadenze di prima? e tu nel frattempo devi fare pipì. tanta pipì. perché sei lì dalle sette e cinquacinque e la pipì scorsa l’hai fatta alle sette, più o meno.

ma tu ridi.
perché lo dico tutti.
perché non fai altro che sentire gente che dice che il sorriso sia la base.
che senza sorriso hai perso.
che sorridendo, tutto ti sorride.
che la felicità passa per il sorriso.
mentre tu t’incazzi ogni ora-barra-oraemezza.
e odi tutti.

bi
 
[immagine tratta da internet]

3 commenti:

  1. Vedo con piacere che stai passando al lato oscuro della forza :D brava BB, da leggere tuttodiunfiato

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  2. da una a cui hanno sempre detto: sorridi poco, evviva!! :) bellissimo, leggero ma non superficiale, si legge in un fiato ma rimane dentro. adoroti mia scrittrice del cuor!

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  3. amici, grazissime!
    è che ho sviluppato una disobbedienza all'ambiente: gioisco quando la maggioranza si lagna e non tollero quando questa sorride... ;)
    (smack)

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