"mi stia lontano chi ha cuore arido,
chi ha ciglia asciutte".
johann wolfgang von goethe
entra, chiudi la porta.
chiudila dalla bruttura di chi bellezza non vede e puntini sulle i interpone.
entra, togliti il giacchetto.
l’aria dell’immaginario mio ti vuole sfiorare, a partire dalle pelli più sottili e fatue.
entra, fai due passi avanti.
c’è una luce che attraversa i mondi sinistri e giunge a destra, dritto nella cucina.
cibi si cuciono tra di essi e, prim’ancora che sapori, sono profumi di gusti immaginati.
vieni, gira a sinistra.
il panorama è impervio e roccioso, coni di ombre raffreddano le salite in quota e gole di luce e di sole ardono chi l’ombra non teme.
le rocce sono memoria e passato e hanno in cima alle loro punte la fioritura di un futuro che è appena accennato.
muschiato all’occhio, vellutato al tatto.
affacciati nella finestra lunga.
tetti sfumati di terra bruciata sovrastano dimore storiche e rurali, silenti fuori e rumorose dentro.
piene di grida, di schiamazzi, di risa sconnesse, di sguardi nascosti, di vita semplice eppure complessa, di bambini in vacanza l’estate.
muovi i tuoi passi, non esitare.
l’odore è pungente nel basso ventre e floreale salendo verso i soffitti arcuati e lattei.
un pavimento miele tradisce macchie di vita ed irregolarità di pensiero.
sono i sinonimi che si strusciano ai loro contrari.
spalla a spalla, la destra.
e si voltano furibondi per l’impatto, per finire poi abbracciati tra lacrime di pentimento ed evoluzione.
incamminati, ne hai il permesso.
calpesta parola per parola questa fila di atti coscienziosi e pieni di ardore e rivoluzione e passione.
sono i miei, gridati al mond’intero.
sono così, passion-aria.
in me arde selvaggia la giustizia e il senso di protezione verso le creature tutte, soprattutto donne e persone indifese e minoranze.
in me regna l’aria con i suoi venti tempestosi ed estivi, mai brutali e pur sempre impetuosi.
ti lascio in dono il mio fianco.
pungolalo in primavera e accarezzalo quand’è autunno.
lascia che cada morbido sulle gambe sottili che camminano senza sosta da anni e decenni e secoli.
ecco, qui c’è il mio cuore.
bianco e rosso.
rispettalo.
salutalo.
pregalo.
stringilo.
lascialo libero.
seguilo.
fa’ che ti voli dietro.
ascoltalo.
dormilo.
sussurralo.
lambiscilo.
amalo.
e s’incamminerà con te.
per sempre.
bi
[immagine tratta da internet]