venerdì 3 agosto 2012

wishlist





spero che oltre alle spiagge dog-friendly abbiano organizzato anche degli spazi riservati ai bambini (degli altri, ché sono ancora troppo bambina di mio per averne uno al seguito).
quelli in cui la sabbia se la possono lanciare come vogliono: dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso, da destra a sinistra, da sinistra a destra, in diagonale carpiata e perpendicolare tendente a infinito elevato alla nona limite dell'integrale di ics.
quelli in cui la sabbia non scotta (mai) e quindi possono restarci tutte le ore che vogliono (tutte), pasti compresi, con happy hour di nutella e fragole con panna, brunch di coca cola e cene a lume di lampioni alla mary poppins e winnie the pooh.
quelli in cui si schizzano l’acqua (in quei casi sempre drammaticamente gelida come mai in altri momenti) e quella prende la sua giustissima e correttissima traiettoria, senza deviazioni alcune, ma diretta proprio per la retta via e in linea retta.
quelli che urlano fino allo sfinimento e… puff! non senti niente.
cioè loro gridano come pazzi e si divertono e si chiamano da un ombrellone in prima fila all’altro in decima e tu… puff! non senti. io nemmeno.
chiaramente adoro i bambini e ci mancherebbe altro e guai a chi li tocca e a chi non li ascolta e a chi non li coccola e a chi non ci gioca e a chi tutte queste cose qua, però diciamo che pure io, per qualche oretta di mare, vorrei non sentirmi minacciata e in guerra, tipo.  
neanche dai loro genitori panciuti e invadenti con le frittate di pasta sotto il sole cocente, no. no!
spero che l’abbronzatura giunga a me, sì, ma con calma, ecco, senza fretta e dolori e scartavetrature varie.
in fondo sono stata bianca come un panno in varechina e viakal fino ad oggi, quindi calma: ce la posso fare a restare chiara ancora, e ancora, tipo tintarella di luna (piena).
spero di ricordarmi di disattivare la sveglia alle 6.48 e pure quella prima alle 6.40, mi pare.
sì, insomma, sveglia in vacanza pure lei, subito, che la mattina sembra una rana isterica che grida per il mal di pancia, anziché una sveglia in persona.
spero che la montagna mi aspetti sorridente e che, come l’anno scorso, tema lei me e i miei passi appesantiti e stanchi, piuttosto che io la sua spropositata altezza.
le vertigini basta, piuttosto le accetto sui capelli, ma in alta montagna basta.
non servono più.
spero di non sentir parlare dell'ex ciccione che era in prigione e ora è uscito magrissimo e depressissimo che chissenefrega vorrei vedere tutti i detenuti nip come escono dal carcere senza-passare-per-il-via, di quello che vuole allearsi con quell'altro e non un altro, la figlia di coso in vacanza là a pettinare le bambole, l'anticiclone africano con nome di donna che cheppalle è agosto mica ottobre e tra l'altro volete che noi lo chiamiamo per nome per familiarizzarci con lui/lei/esso/it così da sentircelo familiare e amico e da dimenticare (quindi) le merdate che ci fate sotto il naso, le teorie complottiste e la manipolazione che tanto manipola chi vuole essere manipolato, insomma: capito come?  
spero che vi divertiate e stiate bene, voi, tutti, che pensiate alle cose alle quali vale la pena di pensare e che riponiate in un cassetto, di cui dimenticate l’esistenza per un po’, tutto il resto che non fa vacanza.
spero che il sole sia molto sole e la pioggia pure, giusta al momento giusto nel posto giusto e in quantità giusta, perché alle volte è una questione proprio di giustizia e salute.
spero che ripetendo a me stessa "elle come leave” io mi ricordi di fare due cose importantissime, mie molto intime, che hanno a che fare con “elle come leave” e nient’altro e nessun altro: solo me e leave.
spero di leggere e studiare molto, oltre che naturalmente scrivere scrivere e scrivere e di coltivare e addobbare nella testa cose che provengono dal basso e dal nascosto e comunque direttamente dal cuore.
spero che voi scegliate i vostri più bei sogni e desideri e li coloriate e li appendiate ad una cruccia di legno (che si abbina con tutto, senza stress) e immaginiate insieme a me un albero secolare.
immaginiamo tutti insieme di appenderci i nostri desideri, pronti per essere poi orgogliosamente indossati e cuciti sulla pelle quando lo vogliamo.
ed infine una cosa è certa, a parte tutti i desideri che uno possa più o meno avere: mi mancherete.
ognuno a modo suo e nessuno come un altro.
mi mancherete tutti per la vostra straordinaria unicità e bellezza.
e grazie.
e ciao.
ma comunque a presto, sì.

bi  

[foto di tim walker]


2 commenti:

  1. Praticamente, nella mia 'straordinaria unicità e bellezza, mi hai dato del "Che chepalle". Vabbè, buon viaggio cara :)

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    1. che palle il rientro ma che bello ritrovare l atua straordinaria unicità e bellezza...:)

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