martedì 15 gennaio 2013

A message in the bottle




Questo è un messaggio in bottiglia, che ha vagato per mille mari, ha superato molteplici tempeste dell'anima e non solo, ma in qualche modo ha sempre navigato per tornare, non per andare. Ha cercato, come tutte le anime gettate in questo strambo mondo, la lunga strada verso casa. Quella lunga strada di cui i poeti, i cantori i bluesman, hanno cantato, per secoli. Crediamo di andare per allontanarci, invece andiamo per tornare. Volver, sempre volver.

È approdato da dove era partito, nella casa-anima di Radicamenti.

Quella scintilla che la fece nascere , crescere nel liquido amniotico di Bi e Di, è ancora viva in me, nonostante le apparenze.

Questo messaggio in bottiglia vuole parlare a Radicamenti come parlasse ad una figlia.



Cara meravigliosa, cangiante, figlia luminosa, sei nata dal mio cuore e dal cuore di una mia sorella di viaggio, l'amica che lascia dietro di sé orma di lupo, come me. Sei nata in un giorno grigio ma pieno di risate. Sei nata piena di sogni scintillanti.

Non ti ho abbandonato, è che non so stare troppo nelle parole, mi ci trovo stretta alle volte, scrivo solo quando trovo lì, in quei segnetti neri, la misura di quel po' di me che capisco, che sgranocchio dalla vita a poco a poco. Per questo ti visito spesso, ti viaggio dentro, mi perdo, ma poco so starci. Sei una figlia, e come un figlio ti ho donato al mondo,“perchè è del mondo che sono figli i figli”, ti ho lasciato andare senza mai volgere lo sguardo, e accompagnandoti silenziosa. Ma sopratutto t'ho lasciato nelle mani di una grande tessitrice di trame multicolorate e sognanti, di storie dai toni più diversi, che ha mani leggere d'aria eppure feroci come artigli, che ha mani che sanno ricamare incanti. Ti ho lasciato in queste preziose mani, che ti hanno fatto crescere amorevolmente. Ne sono felice radicamenti. Sono felice di tutto quel che abbiamo generato e di come poi si è trasformato.

Voglio dirti di me che non so se ora sono più radicata a terra, ma so che sto imparando un po' a volare, fra goffi tentativi di volo e infiniti spicchi verso il cielo.

Cara radicamenti, voglio dirti quel che vorrei che ogni uomo trovasse dentro una bottiglia che proviene dal mare: “basta anche un niente per esser felici, basta vivere come le cose che dici, e dividerti in tutti gli amori che hai per non perderti, perderti, perderti mai...Ogni amore della vita mia, ogni amore della vita mia, è cielo e voragine, è terra che mangio per vivere ancora”.

Tutto è cielo e voragine per me, figlia mia, lo sei anche tu. Sei un cielo stellato e sei voragine assoluta, ma sopra ogni cosa, sei amore.



Buon compleanno Radicamenti.





Sempre tua

Di.

1 commento:

  1. amo condividere con te silenzi poetici, parole cariche di sesti sensi, luoghi verdi e selvaggi, tempi fatti di infiniti istanti.
    la nostre lupe si sono riconosciute prima dei nostri corpi infreddoliti dall'inverno ed ora s'accompagnano in branco, amando e amandosi.
    love, tua bi

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