giovedì 10 gennaio 2013

lettera alla signora roth

non ci sono risposte giuste per domande sbagliate

cara la mia signora roth,
una stagione ci divide e mi chiedo se lei si stia prendendo cura di sé e se abbia smesso per un po' di correre.
non ci sono risposte giuste per domande sbagliate, sa?
l’oggi in cui le scrivo è uno di quei giorni che segnano un passaggio, una transizione.
uno di quelli che non è né l’uno, né l’altro, né uno, né due.
è un uno e mezzo e del mezzo potrei parlarle per ore e ore.
tuttavia mi è rimasta poca carta per scrivere, mia cara, e persino l’inchiostro è quasi finito e dovrò attendere lo scarico del lunedì per averne dell’altro.
le domande sbagliate generano disorientamento e fanno male al petto e alle ossa.
ho fatto fatica a dormire per tre lunghe, lunghissime notti, buie e tormentate, attorcigliata come una vipera attorno ai miei dolori interiori.
al petto, mi stringevano principalmente al petto, mia cara.
sa cosa vuol dire?
qualcosa di non detto, di non gridato.
tre notti a soffrire per il solo fatto di respirare, comprende il dolore?
non ci sono risposte né giuste, né errate per domande sbagliate.
una di queste è: quando?
non si chiede quando.
neppure agli altri.
il tempo è una dimensione che ci disperde, che non ci assolve e ci incastona senza via d’uscita.
non porto l’orologio da molto tempo, tranne saltuariamente quello che mi regalò il mio amato.
lo porto con me solamente per averlo più prossimo.
più presente, dico, meno futuro.
ha presente?
questo freddo ed il penoso grigio che lo accompagna mi hanno messa a dura prova, eppure eccomi qui.
ne sono uscita.
e sono qui con la domanda corretta, mia adorata.
sa qual è?
dove.
la domanda è: dove?
se mi chiedo dove, non mi mentirò mai.
non sbaglierò mai luogo, non mi potrò confondere, perché ci sono aggrappata con tutte le mie radici, capisce?
il tempo mi sfugge di mano, a lei no?
il tempo sembra esistere e sembra che non lo si possa trattenere, non crede?
lo spazio no, lo spazio mi contiene.
m’avvolge e mi tiene lì, mi lascia aria per muovermi e per volare.
è un su, un giù, un lì, un laggiù, un qui, un ogni dove, un vicino, un lontano, un sopra, un sotto.
non occorre neanche più dirsi per sempre.
mai.
è sufficiente che ci si dica: per dove?
e ci s’incammina, insieme, mentre il luogo c’attende.
senza svanire mai in un attimo che è già passato e che non tornerà più.

sempre sua, bi




[creazione di elle du pomme]

5 commenti:

  1. mille grazie, signor effe!
    gliel'hanno mai detto che lei somiglia molto a heathcliff?
    e vuole essere un enorme complimento... :D

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  2. la ringrazio di cuore Lady O-Ren, lei è molto gentile :D

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  3. bellissima lettere !! mi piaci mi piace

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