martedì 27 novembre 2012

a piedi scalzi sull'alfabeto

a come amiche mie.
il mio piccolo mondo in cui non scorre il tempo, né ci sono confini e distanze. è abitato da caldi pensieri attenti e colorati, ricamati di condivisione e dedizione. vi regnano risate e sicurezza, non ci sono streghe se non bianche e piene di pozioni magiche profumate.
b come bellezza.
una poetica trasfigurazione con due profondi occhi trasparenti, che penetrano le cose con la purezza incontaminata di un’anima vogliosa di stupore. si inala, si lecca, si sfiora, ci si perde dentro, si origlia, si pensa, s’immagina, si tace. è un sé che attraversa.
c come costanza.
un ritmo lento ed eterno, senza fine, senza sosta, senza stanchezza, senza paura, senza esitazione, senza ma, senza se, senza senza, con tanti con. una santa, santa costanza, dal viso rosa chiaro e capelli raccolti castani e mossi.
d come dono.
una sostanza che t’appartiene e che crea appartenenza quando la concedi. un sentimento, più che una cosa, un vettore con una direzione, una forza con un fulcro, una forma con un fluido che ci accende. infiocchettato, profumato e dolce. ci dà luce.
e come energia.
un attributo, un aggettivo qualificativo del tutto e dell’uno, dell’uno e del tutto. sta in un dito indice, in un cuore spezzato, in un rossetto lucido e appiccicoso, in un paio di pantofole di lana cotta, in un camino che arde, in un corpo che piange, in una testa che sale, nello zucchero di canna, nell’acqua del rubinetto, nel buongiorno detto e sorriso, nel bacio della buona notte, nel buio che ci copre.
f come fantasia.
vestita di piume bianche, leggera e bizzarra, fatta di carne e aria, senza tacchi, infuocata di passione. non cammina ma si sposta, non parla ma sussurra, non ti cerca ma si cela. sa come si ama e sa anche che sarà per sempre.   
g come gentilezza.
è una dea, si chiama gentilezza. si alza di buon mattino e sbadiglia, ma non è mai stanca. dorme solo se tutti dormono, è sveglia e vigile se solo uno è insonne. mangia, beve e fa l’amore e non vuol muorire mai. è sulla bocca di tutti, o almeno è nata per questo scopo. dicendola, la aiutiamo a non morire.
h come un sospiro.
un alito che non ha parole e non può essere scritto, ma solo immaginato. immaginiamo un tratto di silenzio, una pausa d’attesa, un pezzetto d’aria che spira morbidezza a labbra appena dischiuse. quella è l’acca. 
i come incanto.
incanta, lasciati stregare, ciondolati, sorprendi, sii tu in tutto il tuo te, afferra la bacchetta magica e compi la più incantevole rivoluzione che puoi: il giro di te intorno al tuo sole interiore.
l come luna.
luna piena di neve e di cambiamento. luna e l’altra, l’ombra che ci segue e che vediamo solo se ci voltiamo. il dito e la luna: lui la cerca, lei s’allontana restando. lunatica e ciclica, cammina ellittica in tutta la sua fulgida rotondità. non è lei che mente, siamo noi a non saperla tradurre. 
m come migrazione.
partenza, passaggio, volo verso il caldo, trasformazione. una comunità che si richiama e parte, s’aiuta, collabora, si spinge, s’orienta e si leva in moltitudine. un’individualità che finisce e trapassa, un uno che si spalma sull’universo. 
n come nutrimento.
cibo salubre, cibo per l’anima, cibo per la mente, cibo per la fame, cibo da palpare, cibo da vomitare, cibo da sorseggiare, cibo da mare, cibo d’amare, cibo per allattare, cibo che inizia per enne ed è perenne.
o come occhio.
il terzo, centrale, viola, acceso, più alto. dorme e tutto ad un tratto si desta e canta, suona per chi non ascolta, ma solo per chi sente. lo senti? 
p come pace.
p come pace. p come pace. p come pace. p come pace. p come pace. p come pace. p come pace.
q come quaderno.
a righe e con gli anelli, rosa fucsia appassionato, da scrivere e riempire, da leggere e svuotare, da sfogliare e portare al naso, disegnare, strappare, farci le orecchie, liberare e farlo volare.
r come rabbia.
una scia che grida rivoluzione!, che s’agita, che s’alza in piedi dirompente ed erutta, che straripa e inonda, sommerge, travolge, colpisce, zittisce, annienta, uccide. chi la prova e non la sa perdonare.
s come sia.
sì, sia. sia che siamo. sia che si ha ciò che a sé non si trattiene. sia sempre sì solo quando non è no, sia no quando la tentazione è dire sì. sia ciò che si è. così sia.
t come t’amo.
di un amore da amare che m’ama mentre io l’amo. amo te e me e il cielo che ci sovrasta e la terra che c’accompagna e l’aria che ci respira e l’alito che ci bacia. t’amo un po’ così, che diversamente non saprei fare.
u come universo.
un universo uno e multiplo. intero e frazionabile. bianco e nero, pure grigio. femmina e maschio, ma non solo. uno e due. più e meno, pure per. yin e yang. universale e particolare. universo soltanto perché va verso un uno, senza confinarlo mai.   
v come vetta.
immensa eppure stretta, sovrana. mi parla con una vertigine, le rispondo col mio respiro affannato e il cuore che spinge sulla gola. è un’immensa immensità.  
z come zitta.
zitta, non parlare, resta in silenzio: le parole ci separano.

bi






[creazione di duy huynh artist]

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