venerdì 13 aprile 2012

venerdì tredici

è inutile piangere dell'acqua sversata e che continuerà a sversarsi per i prossimi giorni.
piove di ciclone lucy, dicono.
poi sempre nomi femminili, forse perché natura finisce con la a, pianta pure, geologia e geofisica anche e allora cicloni e uragani, seppure maschili nell'apparente genere grammaticale, diventano donnine potentissime.
il mondo (maschio, o neutro, anch'esso) ci teme, donne?
teme la nostra forza e irruenza e ci ritualizza attraverso agenti atmosferici capaci di cotante inondazioni?
diciamo che la risposta non mi importa proprio.
comunque, ho fatto una cosa riprovevole. a mia discolpa, la non intenzionalità.
c'era una pioggia torrenziale, l'orario a me nemico, il fatto che fosse ora di pranzo e non mettessi cibo in ventre dalle ore sette in punto del mattino, un lungo viale disabitato (almeno in superficie), buche a manca e a destra e un povero malcapitato sul ciglio della strada dopo una curva a sinistra.
io (lo giuro) ho rallentato, ma un po' d'acqua gliel'ho lanciata, tipo sui toni del marrone mélange e non proprio chiara o al massimo giallo paglierino, consistenza piuttosto fangosa, ma pur sempre niente di letale, ecco.
mi sento in colpa e chiedo scusa pubblicamente al tizio in abiti da lavoro, ponendo le mie ginocchia sui ceci e mettendomi per un'ora dietro la lavagna.
che poi è capitato anche a me domenica pomeriggio, quindi pare come una specie di testimone che ci si passa, una staffetta che si perpetua ogni cinque giorni, per dire.
per cui tra cinque presumibili giorni un altro malcapitato, che il destino condurrà esattamente in quel dove, verrà travolto da una breve doccia paglierina o quasi, fatta dal malcapitato del tredici aprile.
ecco: è venerdì tredici, quindi gli poteva andare peggio e a me pure. mica l'ho accoltellato e manco gli ho squartato l'intestino, rubandogli le viscere...
il venerdì ha i suoi pro e i suoi contro, che vanno valutati attentamente, se no i rischi aumentano e non ne esci.
ho letto su un sito rispettabilissimo che a hollywood è sneaker mania.
cioè, impazziscono tutti per le scarpe da ginnastica.
che sono notizie importanti, non c'è dubbio, da collocare più in basso a destra, dopo che hanno scritto l'elenco delle parolacce dette da borghezio in prima serata alle nove e mezzo su lasette.
poi parlano un sacco ancora dell'imu, che non è esattamente uno strano grosso uccello che vive in australia e che è alquanto simile allo struzzo ma con il collo e le zampe più corti.
quello sarebbe innocuo, l'imu manco per un cavolo. è una malattia dannosissima per la maggior parte del genere umano e le multinazionali farmaceutiche non hanno alcun interesse nel commercializzare medicinali per combatterla e debellarla.
diciamo che siamo fortunati, perché esiste la naturopatia. quindi, possiamo coltivarci il nostro orto personale, controllando scrupolosamente il ciclo lunare per la semina e la raccolta, e sperare nel baratto: io do i miei frutti a te e tu dai un altro prodotto a me.
così possiamo sfamarci, riducendo i costi ed investendo il denaro risparmiato nella battaglia contro l'imu.
meno male che questa sera nelle sale esce un film bellissimo, che vi consiglio di non perdere: diaz.
dicono che sia tratto da una storia vera e che nessuno volesse produrlo e che non parli troppo bene del sistema e che mostra degli aspetti bui o comunque occultati, non occulti.
ché un po' di verità non fa mai male, o forse sì, o forse non è proprio verità intera come tutti i misteri. è una questione di fede e io certo non posso definirmi un'individua (perché barbara finisce con la a) devota allo stato.
tuttavia, non faccio propagande in questo spazio, diciamo che piove e se non avete possibilità di farvi una passeggiata in centro in canoa allora sapete che potreste andare al cinema.
poi ho letto che una che si chiama come me, che ha il cognome con la mia stessa iniziale e finisce in -erlusconi, ha i capelli rossi e non più biondi. e anche queste sono cose importanti da sapere, di venerdì tredici.
invece alla sezione tav tutto tace. sì, meglio parlare dei capelli rossi.
comunque, se volete le verità che non trovate nei giornali o in tivvù, cercatele nel mondo dei peanuts.
oh sì, loro ne sanno di cose e ne dicono di belle e vere, soprattutto.
io ho trovato la mia simile, quella che mi ritrae o comunque dalla quale mi sento ben rappresentata.
quindi vi lascio con una delle sue considerazioni, perché le sue sono vere, mentre le mie sono vaneggiamenti di una che tra un quarto d'ora si avventura sotto la pioggia torrenziale.
che sia un fantastico week-end, dunque. e senza sarcasmo, ovvio.

"dopo un vero c’è sempre un falso, poi un altro falso…
perché non te lo aspetteresti."
piperita patty, ovvero pp

bi

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