martedì 5 giugno 2012

"la disobbedienza è una virtù primaria"

"cari mamma e papà,
(in particolare papà che è quello che fa più resistenza)
io non capisco assolutamente il perché della vostra decisione!
vi scrivo questa lettera per chiedervi ufficialmente di darmi delle spiegazioni, mentre io vi spiego quali sono le mie motivazioni per iscritto, così non potete interrompermi e io riesco a farvi capire bene quanto importante tutto questo sia per me.
ho da parte ottantamila lire per farmi il biglietto del treno andata e ritorno e per tutto il resto, quindi non dovrò chiedervi neanche uno spiccio bucato.
ce l'ho dalle ripetizioni che ho dato a luca a giugno e non le ho mai spese, sono mie e posso decidere anche di spenderle per un sogno che ho, giusto?
io sto rinchiusa dentro casa da lunedì, non metto piede fuori casa perché non mi va, non vedo nemmeno i mie amici, sono triste da sbattere la testa al muro, telefono tutti i giorni a giulia ed alessia, che invece hanno la fortuna di stare ancora su, piango tutti i pomeriggi quando voi non ci siete, il mio unico desiderio è andare su per tre o quattro giorni per la festa di santa c.
si può sapere che male c'è in tutto questo?
che cosa mi potrà mai succedere?
non devo neanche dormire da sola, perché starò da alessia e lì ci saranno anche i suoi genitori: se volete potete pure chiamarli voi stessi.
la sera non faremo mai tardi, come sempre, e staremo dentro al paese, perché lo sapete benissimo che a noi non interessa andare in giro.
vogliamo soltanto stare insieme per la festa, che poi si ripete soltanto una volta all'anno e saremmo costrette ad aspettare un altro anno ancora.
la scuola riprende tra tre settimane e che senso ha che io stia qua in lacrime?
che senso ha?
lo capite?
non ha senso, infatti, visto che potrei stare quattro giorni lì.
con un solo gesto, potete rendermi felice.
il treno lo prenderò all'orario che volete voi e mi verrà a prendere il papà di alessia.
ditemi di sì, non vi costa niente, mentre a me costerebbe un grosso dolore restare ancora rinchiusa qui dentro da sola...
e non ditemi di non gridare quando discutiamo di questa cosa, perché se non acconsentirete la responsabilità delle mie grida sarà la vostra e basta!
io vi voglio un mondo di bene e lo so che anche per voi è così e so pure che vi preoccupate per me costantemente.
però né corro pericoli, né darò fastidio a zia.
perciò, facciamola finita di litigare e ditemi di sì.
che posso andare.
vi ringrazio tantissimo, mi rendete semplicemente la persona più felice del mondo.

vostra barbara"

29 agosto 1989

ho ritrovato questa lettera nel cassetto del comodino di mia madre, sotto due libri, una foto in bianco e nero, una sciarpa nera a fiori di seta.
è un foglio a righe un po' ingiallito, con pochissime cancellature, una scrittura tondeggiante e schiacciata da liceale.
partii con un regionale il giovedì successivo e tornai il lunedì pomeriggio.
vinsi io.
come in tante altre mie battaglie di primogenita ribelle contro i no perentori e cupi di mio padre.
e contro quei silenzi assordanti di mia madre.
perché "la disobbedienza è una virtù primaria".

bi 



[immagine tratta da internet]

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