abbiamo tutti sete di verità.
quindi, siccome oggi è sampietroepaolo, secondo me possiamo concederci una piccola licenza di verità personali e libertariamente arbitarie e nostre.
primo perché sampietro era uno pieno di chiavi e con le chiavi ci puoi sì chiudere tutte le porte che ti pare, ma, si sa, anche aprirle e trovarci la verità.
secondo perché sampaolo era uno che ha scritto un sacco di lettere e in tutto quel bendidio ci dev’essere sicuro nascosta qualche verità, perché lo dice la legge dei grandi numeri e ai numeri occorrerebbe credere.
terzo perché erano in due e in due si possono dire cose più vere che da soli.
pertanto ho pensato di buttare giù un elenco di verità che oggi sono molto vere, poi domani si vedrà, ché già che siano vere soltanto per un giorno è una rarità assai preziosa.
poi per ogni verità metterò delle possibilità, cosicché le verità non saranno solo mie ma pure un po’ vostre, sempre e solo se avrete tempo e se vorrete.
perciò un giorno nelle note potrete inserire la vostra verità personalissima, oppure una di queste mie con il vostro voto, come in una battaglia navale (tipo: 1 a).
e grazie, e ciao.
1) le zie leggono harmony.
cioè, mica tutte, però in famiglia almeno una che legge queste struggenti storie d’amore e follia e piange c’è per forza, perché lo dice statistica, un po' come uno che è dipendente statale: ce n’è senz'altro uno in ogni famiglia. dunque secondo voi questa verità è:
a. fintissima… buuu!
b. poco probabile
c. come no, è probabile
d. vera (come l’aloe)
e. vera per forza
f. sempre verissima
g. sacrosanta e ci metto proprio la mano sui carboni ardenti
2) le cotolette alla palermitana non sono né di palermo, né di milano: sono extracomunitarie.
deriva dal fatto che le cotolette per antonomasia sono milanesi e pure fatte alla milanese: se non sono cucinate così, un milanese le rinnega e dice che no, non sono cotolette manco un po'. poi alla palermitana perché a palermo sono geni e condiscono molto con il pan grattato, gli odori, i pomodorini. ma mica sono scemi che si mangiano le cotolette da impiegato: lì hanno il mare azzurro come pochi e quindi ci condiscono tipo la spigola pescata non più di dodic’ore prima. e allora queste cotolette alla palermitana sono per forza un ibrido, un incrocio impuro né del nord né del sud, manco di centro perché lì usano il prosciutto cotto. quindi sono extracomunitarie, che tanto quelli vanno di moda e non ti sbagli mai.
a. fintissima… buuu!
b. poco probabile
c. come no, è probabile
d. vera (come l’aloe)
e. vera per forza
f. sempre verissima
g. sacrosanta e ci metto proprio la mano sui carboni ardenti
3) si sta insieme per trasformarsi.
perché se no uno sta per fatti suoi e basta, o no? tutta la fatica che uno fa per: accettare un estraneo-da-sé, che magari puzza pure e fa i rutti per apprezzare la cena; sforzarsi di mettere un attimo da parte le proprie idee per ascoltare le sue, magari molto diverse che già ti viene l’orticaria che ti perfora il timpano e sei fottuto, perché il timpano non te lo ripara più nessuno; sbattersi a manca e a destra per trovargli un bel regalo di compleanno degno dell’amore reciproco, che sì piaccia un po’ a te ma soprattutto che sì piaccia all’altro, perché è suo mica tuo, cioè è tuo per meno tempo di quanto sarà suo; invecchiare insieme a lui, pieni di rughe, con la pelle che ciondola da sotto il mento, una sola sedia a dondolo da condividere, ovvero dividere in due che è lite sicura tutti i giorni… capito? almeno trasformati! cambia, evolvi, accresci conoscenza e coscienza, che ne so, ridi, fottitene, alleggerisciti l’esistenza e cedi al cambiamento, che non t’ammazza, ma anzi: guarisce.
a. fintissima… buuu!
b. poco probabile
c. come no, è probabile
d. vera (come l’aloe)
e. vera per forza
f. sempre verissima
g. sacrosanta e ci metto proprio la mano sui carboni ardenti
4) chi tace sente.
se parlo, sento quello che dico io. se resto in silenzio, ascolto il mondo. che è meglio.
a. fintissima… buuu!
b. poco probabile
c. come no, è probabile
d. vera (come l’aloe)
e. vera per forza
f. sempre verissima
g. sacrosanta e ci metto proprio la mano sui carboni ardenti
5) ognuno di noi nella propria individualità sa fare qualcosa di unico che nessun altro sa fare.
anche solo rompere le palle: per esempio come rompo le palle io, nessun altro sa farlo. col mio modo, intendo. niente, non c’è storia. perché anche lì ci vuole ingegno, fantasia, scaltrezza, animo, gentilezza, una t-shirt aggressiva, lo smalto scuro, non essere troppo alti se no distogli l’attenzione… occhei? siamo unici, non esiste nessuno su questa terra e in altri mondi uguale, ugualissimo a ciascuno di noi: dentro, fuori, intorno, sopra, sotto, di lato, supino o a testa in giù. ed è una cosa meravigliosa.
a. fintissima… buuu!
b. poco probabile
c. come no, è probabile
d. vera (come l’aloe)
e. vera per forza
f. sempre verissima
g. sacrosanta e ci metto proprio la mano sui carboni ardenti
6) varie ed eventuali.
che magari poi se no v’addormentate, perché lo so: è sempre e comunque e ufficialmente venerdì per tutti quelli che credono che lo sia, veramente e sul serio.
vi stimo, moltissimo
bi
[foto di erica calardo art
twinkle twinkle
graphite, pastel and gold leaf on paper, 2012]
complimeti mi è piaciuto tantissimo
RispondiEliminagrazie alessandro!
Eliminabenvenuto nel nostro blog :)