l’uomo ideale si sveglia al tuo fianco, prima di te, e sorride perché sei lì con lui.
si gira con lentezza ed eleganza per osservarti mentre dormi, senza quasi neanche respirare per timore di svegliarti.
e al tuo risveglio posa le sue labbra sulle tue e, fissandoti oltre l’iride ancora poco consapevole, ti sussurra:
- sembravi la principessa aurora, mentre sognavi, amoremio...
(proprio tutt’attaccato).
ma non ti chiede se stessi sognando lui e se avessi desiderato il suo corpo in sogno, ecco, questo no.
l’uomo ideale non russa.
respira come per sussurrare alla notte i suoi segreti, quelli che tu vorresti ascoltare, mentre sgrani gli occhi senza essere vista.
dorme in una posizione poco regolare, non la classica fetale, né quella supina, né soffocandosi sul cuscino e schiacciando tutto il suo sé sul materasso.
piuttosto assume una forma artistica bianca e nera, di cui man ray ne immortalerebbe la simmetria sgrammaticata, facendone un capolavoro.
si cala coraggioso in un sonno intimo, profondo e catartico, e va ad esplorare il suo io più nero e nascosto, sognando di essere un eroe preistorico alla caccia di un drago da sconfiggere.
ma senza ammazzarlo, ecco, questo no, né mangiarselo, ecco, manco questo.
l’uomo ideale è un vero dandy.
ordina la sua chioma come fosse un’improvvisata opera d’arte, facendola apparire un caso fortuito e una coincidenza straordinaria.
ti afferra delicatamente la mano destra, senza mai guardarla e senza mai staccare i suoi occhi scuri dai tuoi, lasciandoti sotto l’effetto di una sublime ipnosi.
ti gira attorno danzando con bellezza e gentilezza, stringe nella mano sinistra l’orologio da taschino con il terrore che il tempo scorra via più veloce del normale, perché lui è lì: in te.
e arde di emozione nell'anima e continui brividi lungo il corpo.
se non ha un cravattino, indossa una sciarpa morbida e tenue, i pantaloni sono stretti e scuri, la giacca avvitata ed i movimenti veloci ed eroici.
ma non pensa di essere più bello di te, ecco, questo no, né pensa che tu sia il suo trofeo da esibire in società, ecco, manco per niente.
l’uomo ideale non è pesci, né sagittario, né toro.
è di un segno tutto suo, che li racchiude tutti insieme dentro il prisma di se stesso e ne rimanda a te un arcobaleno di bagliori e calore umano.
ma non gli pesa se sei dei gemelli ascendente leone con luna in ariete, ecco, questo no, né te lo fa pesare ululando.
l’uomo ideale conosce e apprezza la sua parte femminile e sa che non è donna.
sa cosa vuol dire, quando si manifesta, perché e dove, non la teme ma la accoglie e desidera scoprirla e lucidarla insieme a te.
mentre tu sperimenti il tuo lato maschile attraverso di lui, lui stesso se ne compiace e tu te ne compiaci altrettanto e senza vanagloria.
sa cosa dirti, come dirtelo, a quale volume, in quale orecchio.
sa manipolarti, condurti a sé senza farti abbandonare te stessa, sentirti senza ascoltarti, vederti senza guardarti.
ma non è un alieno con orecchi a punta e verde acido, ecco, questo no.
l’uomo ideale esce un attimo e va a raccogliere sfumature.
non ovvietà, definizioni, bianchi e neri, puntini sulle i.
lui in quella ricerca brama di trovarle, con una forte ansia al petto e poco ossigeno nei polmoni, perché vuole riconoscerle per portartele in dono, dentro un cesto d’altri tempi, piene di sole e di tenero e fascinosissimo amore.
ma non lo fa per perbenismo e ricorrenze varie e con vanità, per poi dimenticarti dopo un mesetto appena, ecco, questo no.
l’uomo ideale ti mostra la sua ombra.
non teme che sia lunga, più lunga della sua figura slanciata e tonica, e la chiama proprio ombra, non in un altro modo.
ti confessa che essa si accompagna con un bastone, indossa un cappello scuro e non mostra il suo sguardo se non a pochi eletti, di cui tu sei la regina incontrastata e con la corona.
ma non è un narcisista, ecco, questo no.
e sa perfettamente che essere narcisista non significhi certo specchiarsi e vedersi bello, ecco, questo proprio no.
l’uomo ideale ti pensa e lo dice.
ti ama e lo dice.
ti vuole e lo dice.
e se non ti ama, lo dice.
se non ti vuole, lo dice.
non ti truffa, si concede, non chiede, si fa dire, ti circonda senza stringere a morte, parla per sinonimi e contrari.
ma il suo alito non puzza, ecco, questo no, e la sua pelle odora di paradiso, altroché fetore.
l’uomo ideale esiste ed è un’idea meravigliosa nella testa come una statua in marmo, pura, bianca, forte e bella.
e come tutte le statue ha bisogno di restauri continui.
e, se cade, si rompe.
e non è più la stessa, per sempre.
bi
[il bacio, di francesco hayez]
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