martedì 15 maggio 2012

i segreti del diario segreto

avevo otto anni e mi ero presa una specie di cotta per s. r.
(dai su, non è cattiveria né omertà, è che non si fanno i nomi, che lui non lo sapeva mica).
hai cominciato presto, direte voi, ma d'altronde io che avrei dovuto fare: andava bene a scuola il giusto, senza strafare, aveva quegli occhi così azzurri che faceva ripensare alle favole a lieto fine con il principe, quei capelli così dorati da ricordarmi per un attimo le emozioni di candy candy per anthony che poi è morto.
mi faceva imbarazzare e mi accelerava i battiti quel s. r. lì.
un giorno mi ha detto:
- non puntare mai l'indice verso la luna piena o ti verrà una verruca.
e io, che neanche sapevo che roba fossero queste verruche, mai e poi mai ho puntato con il mio indice piuttosto sfrontato la luna piena. pensa te.
avevo già un diario, di quelli da femmina che porta la molletta in testa a fiocco e la gonna, con la copertina lucida e soffice, bianco candido e puro e pieno stracolmo di pagine senza righe, e poi soprattutto chiuso da un lucchetto d'oro!
così potevo scaricare la nevrosi da segreti-d'amore e da per-sempre (cosa che, per inciso, moccia secondo me non ha evidentemente soddisfatto. ma pazienza).
succede che vado in vacanza nel mio paesino di sempre in abruzzo, nella casa superbellissima e gigantesca di zia t.
bene, lì si compiva un giorno sì e un giorno no (questo perché sono una lunatica gemelli) il rito del prendi il diario segreto bianco lucido e morbido con il lucchetto portato da casa mia, cerca la chiave che chi si ricorda dove l'hai nascosta forse talmente bene che manco tu puoi ricordarti dove (sempre perché sei dei gemelli e quindi sbadata), apri il lucchetto che comunque è un po' scamuffo e la chiave un po' così così, non rileggere quello scritto nei giorni precedenti che ci ripensi o magari ne vieni inesorabilmente influenzata nell'umore odierno, alza gli occhi al cielo e pensa a lui che non c'è lì e si trova in vacanza chi sa dove, inforca la penna con la destra stringendola da farla soffocare, china lievemente il capo sul candore della pagina vergine e giù, scrivi:
- b. b. è fidanzata con s. r.
così, d'istinto e impulsivamente.
e poi succede immediatamente che mi pento, perché sì è vero c'è la chiave, ma chi me lo dice che qualcuno non cerchi il mio diario segreto, sapendo che è segreto, e addirittura riesca ad aprirlo e scopra l'insieme in ordine sparso dei miei segreti e soprattutto questo preciso indicibile e soltanto mio segreto?
già allora credevo nelle teorie complottistiche e quindi dietro l'angolo ecco lì che senz'altro sarebbe potuto sbucare un ficcanaso da diari segreti e avrebbe potuto spifferare al mondo intero la mia personalissima verità nascosta su s. r.
e io proprio non potevo permettermelo per la reputazione che avevo e che stavo consolidando con gli studi di grammatica e analisi logica.
afferro la pagina con altrettanto impulso, quello però del c'ho ripensato che è peggio, l'indice e il pollice che la strozzano a morte nel bordo in alto a destra e il sangue che scorre accelerato e mi rende il viso paonazzo dall'imbarazzo.    
la strappo.
la accartoccio.
la butto dalla finestra.
lontano, dove il vento avrebbe saputo dove nasconderla e avrebbe potuto preservare il mio segreto da cervelli indiscreti e così sia.
(sicura che ci fosse il vento? perché invece no).
rientro nella cameretta con soddisfazione, ora il mio segreto era al sicuro, custodito in eterno e nel vento... (questo sempre perché sono dei gemelli e l'aria è aria mica è terra e manco acqua).
ma ecco all'improvviso un vociare forte e disordinato per le scale, sento mio cugino m. salire ansimante su per le due lunghe rampe e raggiungere la stanza più su di tutte, dove io ero alle prese con la piccola scrivania ed i segreti da rinchiavare e rimettere al sicuro.
irrompe come un diavolo nella mia stanza, io nascondo dietro la schiena il mio blindatissimo diario segreto, mentre lui con gli occhi di fuori urla:
- chi è s. r.?
(oddio! che ne sa, chi gliel'ha detto, mica può essere stato il vento, il diario è solo mio, che vuoi tu che sei maschio e mo perché mai le gambe mi tremano e la faccia mi brucia...)
- che ne sai tu? mi spii?
- sei tu che butti dalla finestra i fogli!
- e il vento? potevi lasciar fare al vento invece di impicciarti, no? non è nessuno, non è nessuno!
scoppio in lacrime.
il mio segreto era morto per sempre, non era più segreto, era stato violato per colpa del vento che non aveva saputo soffiare nel momento giusto, era colpa di quel gelosone di mio cugino m. che non aveva fatto finta di niente e basta.
e a quell'età un segreto violato fa male a lungo.

bi

"emmi, mi scriva.
scrivere è come baciare,
solo senza labbra.
scrivere è baciare con la mente.
emmi, emmi, emmi."


da "le ho mai raccontato del vento del nord"
di daniel glattauer 




[immagine tratta da "street art utopia"]

6 commenti:

  1. anche il mio primo era bianco, lucido e morbido
    il secondo rosa(ed infatti ci ho scritto poco) il terzo (che in segreto tra di noi ancora scrivo oramai da 20 anni)ha la copertina di legno e pagine dorate sottili sottili ... tante pagine, è dedicato da sempre (e con LUI AL MASCHILE fatalità ho sempre parlato ) all'amore della mia vita, mio figlio. magari un giorno potrà/vorrà sbirciare ... in segreto ovvio!

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    1. bellissimo, bellissimo!
      anche io lo scrivo ancora, perché non bisognerebbe smettere mai ;)
      grande ale! baci!
      (pranzetto?)

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  2. yes... (respiro e penso) ... venerdì?

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    1. sospiro, felice, e rispondo: sì!
      e dillo anche all'altra, che senza sarebbe come mangiare solo l'antipasto...
      ciao amica ale!

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  3. Ho avuto un diario segreto e forse anche più di uno, ma facendo un tuffo nel passato, ti confesso che il mio modo per esprimermi meglio dal periodo dell'adolescenza in poi, era prendere una penna e un foglio di carta e scrivere lunghe lettere. Facevo questo ogni volta che avevo qualcosa da dire a qualcuno o a me stessa. A volte quelle lettere le consegnavo al destinatario, ma moltissime le conservo ancora lì intatte. Si lì, nel bauletto di cartone verde-acqua-super-pastelloso regalatomi da mia zia cartolaia con dentro la famosa carta da lettere anni '80.E io ho preso molto alla lettera quella carta da lettera!!!
    Tutti hanno avuto un diario segreto, io ho avuto il bauletto segreto!!!
    Sai cosa faccio ora? Corro su da mamma nella mia cameretta,mi arrampico sopra la scrivania (si perchè i segreti dovevano stare in alto così nessuno poteva arrivarci e soprattutto custoditi dall'immancabile lucchetto)e riapro quel bauletto...........

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    1. e io qualche lettera tua l'ho vissuta...
      bell'amica mia del cuore, voglio arrampicarmi con te!
      ancora anni e anni e anni...
      all'infinito!
      (t'adoro)

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