"a barbara. perché donne non si nasce, si diventa (simone de beauvoir). baci, maura".
con queste righe, maura quel giorno mi scrisse con infinita dolcezza la sua dedica sulla mia preziosa copia di "piacere maria".
era il suo esordio, il suo primo romanzo.
ero andata alla sua presentazione piena di entusiasmo: ciò che amo di più in queste occasioni è avere un contatto diretto con un'entità quasi metafisica, quella dello "scrittore".
maura non la conoscevo, eppure mi ha accolta con un calore ed un ardore fuori dal comune.
capii all'istante di avere di fronte una donna speciale, una grande rivoluzionaria, una che la lotta le brucia fino nel midollo...
partecipai con grande interesse al dibattito sull'omosessualità, perché di ciò si parlava.
già con il suo primo libro, maura aveva dato voce ad un argomento quasi omertoso, di cui (ancora oggi) quasi si teme di parlare e su cui molta gente ancora non è capace di esprimersi o di prendere una posizione.
"piacere maria" parla di sesso, di dolore, di un'anima che si cerca e si trova in un corpo che odia e ripudia.
è la storia di maria, ma potrebbe essere quella di molte altre persone in cerca di pace con la propria esistenza.
l'ho abbracciata, forte, con grande emozione.
ho conosciuto giulia, la sua bellissima e dolcissima fidanzata, e ho ammirato incantata l'aura del loro amore, la forza di un sentimento capace di andare oltre le inutili apparenze ed i rigidi schemi della kalokagathia.
un amore che la società giudica con pregiudizio ed ignoranza, invece di vivere con poesia.
ho rivisto ancora una volta maura e giulia: un pomeriggio d'estate, via del corso, la presentazione del suo secondo libro "maledetti froci & maledette lesbiche".
quel titolo e quelle pagine sapevano ancora di più di rabbia, perché tratteggiavano i contorni dell'omofobia, della violenza, del razzismo e davano voce alle vittime che voce in questa triste società non hanno.
l'ho abbracciata ancora una volta, forte.
mi sono complimentata con lei per il suo coraggio e per l'ardore con cui denuncia al mondo perbenista una differente condotta di vita.
ecco, differente... (ci vuole così poco per scegliere le parole giuste...)
sentirla parlare mi emozionò di nuovo molto e di nuovo feci la fila per avere la sua firma e le sue parole scritte a mano sulla mia copia del suo secondo libro.
ancora una volta parole dolci, attente e profonde, parole che cercano in molti ma che trovano in pochi.
incontrarla, conoscerla, leggerla ha donato alla mia vita due occhi nuovi e ancor più vivi e vivaci!
tutti dovrebbero conoscere maura, tutti dovrebbero ascoltare la sua storia di dolore, tutti dovrebbero sapere del suo amore per la vita e per la sua compagna, tutti dovrebbero immergersi nel profondo di un mondo che ha bisogno soltanto di essere conosciuto ed amato.
nient'altro.
oggi maura ha scritto un nuovo libro: "out".
non voglio sapere di cosa parla, voglio che nessuno mi tolga la sorpresa del mio viso e delle mie mani quando lo apriranno e lo daranno a lei per un altro autografo!
sono pronta alla sua terza dedica per me...
da te, cara maura, imparo molto tutti i giorni.
da te tutti i giorni il mondo riceve una particella in più di amore e di tolleranza.
è così che si scrive la storia.
chapeau.
ti voglio bene e ti stimo come sai.
bi.
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