giovedì 2 febbraio 2012

“Una tempesta solare (detta anche tempesta geomagnetica) è un disturbo della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato dall' attività solare. Durante una tempesta solare il Sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all'emissione di massa coronale.
Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia in funzione dell'attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.”

Non ne capisco poi molto di queste cose. Eppure in qualche modo queste tempeste interferiscono sulla nostra vita. Intendo ad un livello profondo.

Una parola mi ha colpito in questa definizione. “è un disturbo della magnetosfera”.
Le azioni di disturbo mi piacciono, mi attraggono ancora come quando ero bambina.
Da piccola, incosciente che ero, sognavo, desideravo che si manifestasse un evento straordinario che scuotesse la mia vita e quella della mia famiglia. Qualcosa che sovvertisse l'ordine costituito, che stravolgesse tutte le nostre abitudini, i nostri legami, la nostra banale e statica quotidianità.
La fantasia ricorrente era che si manifestasse un tifone, sapete quei tifoni pazzeschi che si vedono nei film americani? Dove tutti si rifugiano nelle cantine, aspettando che passi questo vento incredibile che spazza via tutto, che porta con sé tutto quello che si è costruito con fatica negli anni? Beh si, quello.
Succedevano sempre delle cose straordinarie in quelle cantine, in quei rifugi.
Erano rifugi dell'anima.
I rifugiati scendevano in profondità, nella terra, e quando riemergevano alla luce, non trovavano più nulla di quello che era stato.
Là sotto, le persone si confessavano i segreti più reconditi, rievocavano amori passati ma mai sepolti, si davano abbracci che non si erano mai dati. Magari, litigavano intensamente ma poi sempre, facevano l'amore. Immaginavo, sentivo sulla pelle una tensione e l'odore di un flusso elettrico, che sapevo che si sarebbe sciolto, risolto, portando con sé un incredibile energia di salvezza e rinnovamento.
Un tifone, una tempesta, un temporale come si deve, fa emergere dalla polvere che il tempo ci fa cadere addosso, la vita.

Oggi mi chiedevo perchè le amo così tanto, e mi dicevo che queste manifestazioni della natura non sono solo disturbo, danno,  tragedia. Avvengono anche  per svegliarmi dal torpore, per ricordami che la vita nasce da un'enorme movimento. Esteriore, interiore.

La vita nasce solo, dal movimento.

Scrivo queste parole confuse, mentre ho sonno, ma non riesco a dormire , e le ultime 36 ore della mia vita somigliano ad una tempesta elettromagnetica.
Fisicamente parlando, in casa, sono “saltate” un po' di robe tecnologiche : lampadine, connessione internet ecc. e l'inquietudine che mi ha generato questo evento aveva bisogno di uscire in qualche modo, assieme a tutta l'elettricità. Aspetto che questo evento fisico abbia il suo degno corrispettivo interiore. Aspetto la mia tempesta interiore.
Buona notte
Di.

1 commento:

  1. ho sempre amato le tempesta e ciò che simboleggiano per noi ominidi.
    penso a quella d'amore di catherine e heathcliff in wuthering heights (che ho amato fin da bambina), quella di un romantico sturm und drang che ha pervaso i tempi della letteratura e della poesia ottocentesca, quella del caos di cui parla nietzsche a proposito delle stelle danzanti...tempesta sia, anima gentile.
    molta bellezza nelle tue righe.
    tua blove

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