martedì 27 marzo 2012

luna e l'altra

benvenuti alla quasi fine del mese di marzo duemiladodici.
stiamo lentamente abbandonando le nostre considerazioni invernali, quelle che l'inverno fosse stato particolarmente freddo e lungo e piovoso, che la neve ci avesse fatto soccombere per un po' lasciandoci addirittura senza macchina per ben due weekendS, che gennaio ci stesse sotterrando sotto cumuli di ghiaccio e vento e buio e durasse pure trentuno giorni - mica cavoli, che due navi da crociera k.o. avessero fatto vacillare il nostro sogno d'amore d'alto mare mentre già ci stavamo immaginando di baciare le coste della terraferma al chiaro di luna che fa romanticismo denoantri, che una rondine non facesse primavera e invece la primavera è arrivata prima delle rondini e non ci sono più le rondini di una volta, che natale con i tuoi e pasqua che sta per arrivare con chi vuoi. 
ORbene (quindi ORmeglio), siamo giunti al giorno ventisette di marzo e abbiamo altro a cui pensare, mentre ci affacciamo in finestra e ammiriamo il primosole di primavera (primosole tutt'attaccato come il primosale).
abbiamo dormito un'ora in meno domenica mattina, che so' problemi forti, e ciò ha influito sul nostro delicato equilibrio psicofisico e sul nostro fragile bioritmo, manco avessimo zappato la terra per ventiquattr'ore il sabato prima. sì perché nella pratica non abbiamo potuto dire "sono le due e mezzo di domenica venticinque", perché un'ora ce l'hanno tolta! rubata! segata! però ieri sera alle sette eravano tutti in giro, perché era ancora giorno ed eravamo felici.
poi è tornata l'ora legale e c'hanno catapultati nel mondo dei morti viventi come solo un jet-leg di dodic'ore sarebbe capace di fare e invece è solo una (di ora). è che siamo anime fragili e pure solo un'ora ci fa rivoltare vorticosamente l'umore e ci droga e ci fa dire che il fuso orario subìto ci scatena delle reazioni inconscie molto pericolose e pensiamo tutto ad un tratto di essere pericolosi sul serio (lo so, non si chiama fuso orario, ma a me piace così).
poi ieri è stata la giornata-della-lentezza, perché lo ha deciso uno che vorrei avere il privilegio di conoscere, giusto per perdermi pochi minuti nel vuoto della sua mente (che ogni tanto fa bene) ed io, che sono permalosa, mi sono offesa, perché il lunedì lo abbiamo proclamato noi di radica.menti come la giornata-mondiale-del-cinismo e il mondo ieri non l'ha potuto celebrare e va a finire che oggi siamo tutti dei cinici repressi e narcisi.
poi la benzina costa quasi due euro e mi ricordo quando imprecavo e ne costava un euro e quaranta, quindi al giorno d'oggi passo ad imprecazioni ben peggiori, di quelle che potrebbero causare l'esplosione del distributore (e la colpa è dello stato italiano e delle accise che gravano sul prezzo e del fatto che nessuno si ferma a sputare davanti a chi esce dal palazzo di montecitorio, signori miei). e, mentre impreco, il benzinaio mi guarda e si sorprende e si accorge che non sono un camionista e che ho invece un'utilitaria vecchia e d'esperienza e sarei anche una femminuccia alle prime battute un po' garbata ma poi basta. comunque per la prima volta l'italia è prima in qualcosa da quando è finito il rinascimento.
poi la gente muore in afghanistan nelle missioni di pace della nato e io penso, nell'ordine: che muore perché sta in guerra e non esistono missioni di pace dove ci si spara e ci si tira bombe, che quelli contro i contingenti della nato non sono manco per niente attacchi terroristici, perché quelli si difendono dal nostro colonialismo violento, perché stiamo tutti là (noi della nato) e non è casa nostra, ma ci interessa solo il petrolio (cioè interessa agli usa e noi facciamo solo pippa) e intanto lì ci muoriamo, però poi tutti ci piangono come ieri che piangeva addirittura emilio fede. insomma, giochiamo a risiko e i mass media non ce lo dicono.
eppure secondo me uno straccio di soluzione a tutti questi drammi apocalittici possiamo trovarla.
io per esempio mi sono comprata finalmente le ballerine colorate di cui vi avevo parlato e le ho prese rosse e mi sembra di ballare mentre cammino proprio come volevo e rosse sono bellissime e pure contro gli sguardi della gente maligna.
poi ho messo in borsa le chiavi della casa in abruzzo, perché così, ogni volta che salgo in macchina, ho come la sensazione di prendere l'autostrada e andarci sul serio e aprire le finestre di casa e far entrare il sole che le gira tutt'intorno tutto il giorno e vedere se l'orto è ancora vivo (ma lui sì che è vivo, non gliene importa nulla dell'ora legale).
poi ieri sera sono uscita in balcone senza il piumino invernale e si stava benissimo e c'era una luna pazzesca davanti a me insieme a giove e venere che ancora sono visibilissimi a occhio nudo e mi è preso un colpo.
poi siamo nel momento della luna crescente che è sinonimo di crescita (appunto) e le nostre energie fisiche hanno una forza centripeta e più introiettiva ed è un periodo buono per fare progetti e prendere iniziative e socializzare e comunicare e tutto questo accade nel periodo della luna umida.
insomma, non tutti i mari ci travolgono per nuocere, basta vedere le cose in modo leggermente differente dal solito e ricordarci di stirarci ben bene appena svegli e scrivere "luna e l'altra" proprio perché pensiamo alla bellezza della luna e dedicarle anche una poesia, tipo questa di gabriele d'annunzio: 

"nascente luna, in cielo esigua
come il sopracciglio della giovinetta"
gabriele d'annunzio, da alcyone


poi ventisette è per qualcuno pure giorno di paga, no?
bene, ridiamo e spalanchiamo le finestre.

bi




[immagne tratta da http://www.hub09.it/]

6 commenti:

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    1. tanto love amica e un grazie grosso e grasso per te e tanti cuori!

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  2. Pinco Pallin Pallellomartedì, 27 marzo, 2012

    Tutte quelle che apparentemente sono considerazioni "palinfrasca" hanno invece un finissimo quanto resistente interiore filo conduttore. Il bello nel leggerti è trovarlo senza alcuna fatica, comprendere quanto tutto, nell'insieme, ne sia legato e spesso costretto.

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    1. ti ringrazio, come sempre, per la lettura costante, perché mi rendo conto che non sia facile né trovare il tempo né la voglia né il filo conduttore, che non è mai troppo chiaro neanche per me, alle volte...
      comunque, se scrivere mi fa sorridere e gioire e fare dell'ironia, sapere di essere "seguita" mi inorgoglisce e mi rende proprio felice!
      quindi, ancora grazie caro ale.
      a presto, alla prossima eresia ;)

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    2. il Pinco di primamartedì, 27 marzo, 2012

      Non esiste filo conduttore che non sia ingarbugliato nelle eresie di ognuno di noi. Sono convinto che la mente non si chiami così per caso ma perché un pizzico di consapevolezza umana riconosce che ci mente sul serio, nel senso più appropriato del termine quindi, esporre le eresie, evidenziarle, credo sia il sistema più efficace per seguirlo fin oltre le bugie della mente.
      Ergo, continua così ;) Hola

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    3. "la mente mente" è una delle più gradi verità, forse la sola in cui credo da un anno a questa parte, grazie alla mia dolce metà di radica.menti Di :)
      grazie bis!

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