venerdì 2 marzo 2012

a casa di radica.menti...

radica.menti ha una casa, nel senso che non è esattamente un non-luogo.
a radica.menti ci vivono due gatti, innanzitutto, e da un po' ne è arrivata anche un'altra, selvaggia e curiosa.
a quanto pare, c'è chi lo sceglie come posto per stabilirsi e ristabilirsi.
se ci vanno i gatti, poi, non è certo -come pensano i più- perché si mangia bene e tutti i giorni.
è una questione di energie, flussi e influssi, altroché.
ci si sta bene e si può stare seduti a terra, oppure su un cuscino sui toni del fucsia, un po' etnico e rigato, oppure su un poggiapiedi in vimini.
invece di poggiarci i piedi (che infatti a me un poggiapiedi non sembra proprio), ti ci puoi sedere comodamente.
non ci sono regole precise e scritte nella dimora di radica.menti, le uniche le stabiliscono i gatti.
ti devi spostare, se sei sul divano nel lato destro e arriva una di loro: quello è il suo posto, lo sanno tutti lì, e devi saperlo anche tu.
lei non ti dice niente, ti fissa solo. e tu capisci subito di trovarti nel lato sbagliato.
puoi mangiare e bere e anche scrivere sul tavolinetto azzurro e dipinto, poggiando la schiena sul divano.
è bellissimo e diverso da tutti gli altri tavolinetti che io abbia mai visto!
se non alzi gli occhi, ti sembra di stare in un altro posto piuttosto che a roma.
ci mangi comodo, lì sopra, e ti guardi negli occhi stando un po' più giù di un metro da terra, invece di stare imbalsamato nel solito tavolo con le sedie (ma comunque se sei un tipo tradizionale c'è anche il tavolo).
c'è un piccolo studio a radica.menti: un angolo nascosto, pieno di ombre, profumi e silenzio. è proprio lì che radica.menti è nato il quindici gennaio duemiladodici, sotto il segno del capricorno.
faceva freddo, la giornata era un po' così, anche se nel pomeriggio c'era stato il sole.
eppure lì non sentivamo freddo e non ci sentivamo neanche un po' così. anzi, stavamo benissimo.
anche ieri sera sono andata a casa di radica.menti.
ci torno, perché mi piace starci e poi ieri ci volevo mangiare una torta alla nutella a forma di cuore.
c'è sempre un ottimo motivo per festeggiare nella casa di radica.menti e ieri ce n'era anche più di uno (anche con un pollo al curry buonissimo e un po' di vino rosso). ridendo, chiacchierando, parlando serio, sognando, risvegliandosi e pure no.
anche quando sono distante dalla casa di radica.menti mi sento un po' lì.
non è mai come non starci, mi ci sento sempre desiderata e accolta anche quando non devo andarci o non c'è nessuno che fisicamente è lì che mi aspetta.
io lo so, posso andarci quando voglio anche solo con una telefonata (quella di tutte le sere), o un breve messaggio, o giusto il pensiero, ecco.
sì lo so, parlo di quacosa di molto raro e molto bello e la casa di radica.menti è veramente molto rara e molto bella...e molto di più.
non solo per gli arredi, per i tanti libri, per i profumi delle pozioni magiche, per i gatti, per la musica, per il giardino, per le tende viola, per il pollo al curry, per i ciottoli lisci e tondi e disposti in modo artistico e con passione.
è che esistono valori importanti a radica.menti, e non parlo certamente di roba etica.
sono l'attenzione, la considerazione, la profondità, l'intelligenza, la spiritualità, l'intimità animica, il rispetto, l'individualità (e mai l'individualismo), l'unicità, il non essere mai scontati, il non dare mai per scontato, il detto e il non detto, ma soprattutto il vissuto...
si parla di cavalli, natura, rapporti, amore, amicizia, sogni, sogni lucidi, libri, film, cazzate, lacrime, gioie, vita, morte e miracoli.
sono fortunata ad andarci, sarebbe fortunato chiunque.
intanto ciò che conta è viverci a radica.menti, con la presenza fisica e anche soltanto con l'altra.
io mi fido di perdermi, lì dentro, ritrovarmi, sciogliermi, liquefarmi, rarefarmi, riconsolidarmi...
auguro a tutti voi di trovare un luogo fatto di questo, di amicizia bella e reciproca. quella che va nutrita, coccolata, protetta e preservata tutti i giorni, con dedizione e costanza, cioè con amore.
ma anche, e soprattutto, ringraziata.
dunque, lo faccio qui e ora: grazie mia d.
e mi chiedo: ma come ho fatto fino ad oggi?

bi


2 commenti:

  1. mi commuovi amica mia...non immaginavo che la mia casa potesse essere descritta, vissuta, sentita così meravigliosamente...un pezzo stupendo, evocativo, come tutti i tuoi...un grazie immenso dal mio rifugio...che è anche il tuo, perchè sei parte di tutto questo viaggio strambo, che è la mia vita. non so nemmeno io come ho fatto prima, quando la tua luce non illuminava ancora, così chiaramente, la mia strada...ti voglio bene compagna di viaggio!

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