faceto è un termine che mi fa un po' schifo, neanche si capisce da qualche sillaba il suo significato, che è ironico e scherzoso.
non c'è neanche un apostrofo, tipo f 'aceto.
invece ironico ce l'ha eccome l'apostrofo e l'ironia è la base della vita, se vuoi vivere come si deve.
ironia ed autoirona, naturalmente, perché se poi ti prendi sempre sul serio, campi triste e gli altri pure ti vedono triste. e se poi prendi sul serio gli altri, li comprendi a metà e una sola metà non basta mai a nessuno.
dunque, oggi mi colloco tra il serio e l'ironico.
sono seria quando leggo quello che succede nel mondo (come si può ignorarlo, d'altronde?).
sono seria tanto da sentire le budella che si contorcono e da percepire le lacrime scendere sulle guance ancor prima che scendano sul serio.
ci sono parole che mi fanno piangere: gaza, siria, afghanistan, nigeria, giappone (e non solo).
ci sono parole che mi fanno vomitare: usa, fornero, spread, dell'utri, alfano (non sarebbe più carina half-ano?), sfigato, quote rosa (e non solo).
(vi risparmio le motivazioni).
non che i drammi vadano ignorati, se ne diventerebbe complici inconsci.
non che le posizioni non vadano prese, si diventerebbe ignavi e complici consapevoli.
è solo che di spazio nella mente ce n'è molto di più di quello che sappiamo percepire e allora è il caso di decidere come organizzarlo.
io decido di immaginare una libreria bianca e luminosa, con i ripiani resistenti ed eleganti, molto grande molto alta molto bella, stile un po' provenzale e un po' inglese, e immagino di averla tutta in testa.
ripongo nella parte sinistra in alto le cose serie, visto che c'è la riga dei capelli che marca il territorio.
(e lascio la riga dei capelli anche nella libreria).
a partire dalla riga a destra, ci metto il resto.
ci metto il fatto che oggi sono vestita di marrone e ho lo smalto marrone, i capelli tirati con la riga confusa, uno sguardo perdutamente presente/assente da lunedì, non ho ancora digerito la cotoletta fritta di ieri sera (e neanche le crocchette di patate), ho imparato cos'è un retweet, ho rivisto "mission" (bellissimo), un giorno chiederò a fabio volo su twitter chi gli scrive libri e frasi fatte, ho fotografato due buche pazzesche che incontro per strada per venire a lavoro, è metà marzo e la sera fa ancora freddo, ho letto arrosticini abruzzesi e mi sono sentita meno malinconica (non per la parola spiedini, non ho digerito ancora), ho una vorace e costante voglia di dolci, mettere il bikini in questo periodo sarebbe un doppio problema, voglio comprare due libri e dividerli con manu mia, sabato stavo per comprarli ma il tipo non ce li aveva e ho capito che è un azzeccacarbugli (con la C perché con la G sarebbe tipo un avvocato), ho ascoltato "anna" di lucio dalla e mi ha fatto venire i brividi per la bellezza, ho dormito con le lenzuola viola e ho pensato che siano state quelle a bloccarmi la digestione, mi mette quindi pensiero dormirci anche questa notte quindi mangerò un petto di pollo triste, ho trovato una similitudine tra me e dante alighieri che mi ha spaventato (la similitudine non è certo che scriviamo entrambi, poveraccio lui altrimenti), ho sognato le mie micie, questa notte tirava un vento forte, la luna è in scorpione, i pesci sono un segno mistico e meraviglioso (ma l'eccezione c'è sempre), sono consapevole che dopo i trent'anni la vita ti cambia in meglio, che chi non sa ridere di sé è un essere pericoloso e quasi spietato, ho tutti i film dei vampiri di twilight e mi sento molto felicemente teenager per questo, leggo l'oroscopo che dico io tutte le settimane, laverò presto la mia macchina perché ormai farà quasi un anno che non la lavo, ho trovato un libro a casa mia che a questo punto dev'essere mio ma non mi ricordavo di cui mi vergogno di scrivere il titolo ma ve lo dico lo stesso "101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro" e non è neanche ingiallito quindi sarà recente (fa molto outing tra me e me stessa tutto questo), scrivere mi fa impazzire dalla gioia peccato solo per voi ai quali va ogni volta con grande amicizia la mia più grande ammirazione e riconoscenza, scopro con un po' di gioia che in fondo se vogliamo le cose ironiche e meno serie della vita riescono a diventare più numerose di quelle serie: basta scriverle.
bi
post scriptum: nella mia libreria le cose non saranno mai riposte in ordine alfabetico, cosa che fa molto serial killer. ecco.
[titolo dell'immagine: buongiorno bi, è la tua agenda che ti parla.]
La tua citazione mi inorgoglisce non sai quanto!!!!
RispondiEliminaa me inorgoglisce sapere che bastano pochi minuti e tu mi leggi subito...come te poche al mondo! adoroti!
Eliminaadoroti me piace e quindi adoroti anch'io!!!!!!
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